Visualizzazioni totali

domenica 12 luglio 2009

Il giornale della domenica

Ogni giorno non lavorativo (domenica e ferie) mio papà compra puntualmente Il Giornale o Libero, oltre al consueto QN. E ogni domenica rinnovo il mio disappunto di fronte al pressapochismo che riempe queste due testate. Oggi il prescelto è stato Il Giornale ed anche oggi due articoli in particolare attirano la mia attenzione, o meglio il mio sdegno.
Il primo si intitola:

L’assessore Pavarotti esordisce con un fallo
Alla prima uscita mondana come titolare della Culture nella giunta di Bologna, la vedova del Big Luciano prima incorona la Miss Gay della città, poi riceve in dono un giocattolo erotico in metallo. E alla fine ringrazia: un regalo non si rifiuta mai.

E si trova anche su
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=365867

Nell’articolo viene poi specificato che il titolo vinto è quello di Miss Alternative, consegnato al trans più votato, giovedì sera al Cassero. Ovviamente nel titolo si è scritto Miss Gay forse perché il lettore de Il Giornale ignori la differenza tra gay e trans, poi Miss Gay è molto più simpatico no?
L’articolo è comunque ricco di molti spunti di riflessione:

"La città sede della più antica università del mondo, Bologna papalina e Bologna la rossa, affida la cultura a Nicoletta Mantovani: niente di personale, madame, ma ci sfugge quali meriti abbia accumulato finora se non quella di essere una vedova illustre. "
Seconda obiezione: la vedova in questione, ha numerosi contatti nel mondo dello spettacolo, dato che ha gestito per dieci anni un evento cultural-mediatico-musicale e benefico di portata mondiale che ha portato grandissimi big internazionali nella città di Modena, raccogliendo pure milioni in favore dei bambini africani. Forse come biglietto di presentazione è migliore di qualche ex consigliere ex capo di circoscrizione, ecc.
Ma arriviamo al momento migliore, la conclusione:

"Le foto di trans in passerella stanno diventando purtroppo la nuova immagine della cultura bolognese.
Qualche idiota, puntuale come una cambiale, domani ci accuserà di omofobia. “Fobia" vuol dire paura, e nessuno ha paura degli omosessuali, (
infatti, semplicemente li disprezzate, ndr) né ha nulla contro di loro. (…) Non sono i “busoni” in passerella a scandalizzarci, né il membro di metallo regalato all’assessore, né quelle teste di Cassero che hanno organizzato il tutto. È l’idea che un assessore alla cultura, per presentarsi alla città, non trovi nulla di meglio. (…) Povera Bologna, ma anche povera sinistra, passata dalla falce e martello al fallo e martello. "

C’è forse bisogno di qualche commento? Secondo me è talmete assurdo, ridicolo che le parole mancano.
Posso solo aggiungere che, considerando che Delbono abbia rilasciato la sua prima intervista da sindaco a "Bologna sette", il settimanale della Curia, supplemento domenicale dell´Avvenire e abbia concesso la prima intervista tv a"E´ tv", filo- cattolia, la sua giunta non poteva rispondere in modo migliore, altrimenti si tornava alla Bologna papalina citata dal giornalista.
A proposito, il “giornalista”, si chiama Michele Brambilla.

Altro articolo che segna il pressapochismo della gente che scrive per questo quotidiano è un articolo molto più innocuo, che parla di cinema:
I divi funzionano nel gossip ma fanno flop al cinema
Nel lungo articolo tale Claudia Laffranchi snocciola cifre e titoli per dire che le grandi star non tirano più (fim citati come esempi sono State of play, Duplicity, Land of the Lost che sono stati dei fiaschi ), mentre pellicole con attori sconosciuti come Stark Trek e una Notte da Leoni, che per lo più è anche un low budget, si sono rivelati grandi successi al box office.

Allora questo è parzialmente vero, e lo è sempre stato.
Ultimamente abbiamo avuto fiaschi come Australia e The Curious Case of Benjamin Button, ma la storia del cinema è piena di fiaschi stellari e successi a sorpresa, perché il cinema è l’arte e l’industria più imprevedibile. Dire poi che i divi funzionano solo nel gossip è una gran balla, soprattutto se in riferimento ai protagonisti dei film citati. Non mi risulta che Julia Roberts o Russel Crowe riempiano le testate scandalistiche: il gossip è sempre affollato da figure senza professione: Paris Hilton, Victoria Beckham, ecc.
Insomma, anche questa giornalista non ci azzecca un “acca”…

Nessun commento:

Posta un commento