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lunedì 28 dicembre 2009

FILM DA RECUPERARE: Generazione 1000 euro di Massimo Venier

Massimo Venier, da sempre abituato ad incassi vicini ai 10 milioni di euro, non appena lascia il trio più amato d’Italia (Aldo, Giovanni e Giacomo) ecco che sforna una pellicola decisamente migliore, ma anche di sicuro insuccesso.

Siamo nell’unica epoca in cui i figli stanno peggio dei padri e tu mi proponi un sushi?A pronunciare questa battuta è il protagonista ( Tiberi), ragazzo brillante costretto a fare un lavoro che non gli piace per riuscire a guadagnare quei tanti agognati 1000 euro al mese. Bollette, sogni e amori di un giovane e di quelli che lo circondano sono trattati con intelligenza grazie ad una sceneggiatura curata e ben scritta che garantisce l’assenza di dialoghi a vuoto o scene inutili, due caratteristiche più uniche che rare nel cinema italiano d’oggi. Soprattutto per un cinema che parla di giovani. E questa pellicola parla di e ai giovani, mettendo in scena delle realtà molto verosimili in cui davvero la gente si può riconoscere: il superlaureato che si accontenta (Tiberi) il perdigiorno dal cuore d’oro (Mandelli), la prof che non riesce a far la prof (Lodovini), la donna in carriera che vorrebbe un po’ d’amore (Crescentini) e il prof anziano rassegnato (Villaggio).
Gli attori sono tutti in parte, tutti simpatici e Mandelli nei panni del cinefilo proiezionista, quando il protagonista gli racconta la propria storia afferma: “Regia di servizio, sceneggiatura prevedibile, belle le musiche. Sai quanti ne ho visti di film così? Un pallino e mezzo proprio perché sono di manica larga.”Con questa battuta il regista sembra difendersi in anticipo dai critici, ma questa descrizione non fa assolutamente giustizia ad uno dei pochi film italiani del 2009 davvero piacevoli.

DA RECUPERARE PERCHE’: si meritava di incassare molto più di 1.500 euro, perché è uno dei film italiani più divertenti, romantici, cinici, realistici e favolistici, insomma riusciti di questo anno.
VOTO: 7


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