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venerdì 9 aprile 2010

Che diffierenza c'è tra un corvo ed una scrivania?

Alice ha appena ricevuto una plateale proposta di fidanzamento e invece di dare una risposta si rifugia nel labirintico giardino dove insegue un coniglio bianco che la conduce dritta in un buco…Il resto è noto..
La Walt Disney aveva già provato a trasporre la celebre opera di Lewis Carroll ricevendo critiche poco lusinghiere. Dopo 60 anni ci riprova e questa volta ottiene almeno un enorme successo di pubblico.
Quando un film diventa un evento, preferisco lasciar passare un po’ di tempo dall’uscita, in modo da evitare quella massa che accorre non si sa bene perché a vedere quello specifico film poi magari diserta le sale per i restanti 7 mesi.
Così anche per Alice in Wonderland ho aspettato che passasse un mese dalla sua uscita per andare finalmente a vederlo. Con la materia che Burton aveva a disposizione avrebbe potuto fare di più: ne esce una fiaba dark piuttosto convenzionale nonostante il testo di partenza non lo sia per nulla. Ammirevoli gli effetti speciali e i trucchi (fantastica la Bonham-Carter, troppo artefatto Depp). Ma dopo essersi gustati l’entrata in scena degli eccentrici personaggi, il resto è noia. Senza contare che il 3D è assolutamente inutile. Le stregatto vince il premio simpatia.
VOTO: 6,5

2 commenti:

  1. Io l'ho visto sia in 3D sia in 2D (oddio, col 2D ho piantato un abbiocco post prandiale nelal prima mezzora): rende meglio, le ambientazioni acquistano più senso. La Regina Bianca mi stava sulle palle in entrambi i casi; Stregatto è l'idolo del mio ragazzo, a me ha fatto tenerezza la Regina Rossa. E poi voglio il cappello di Giovanni Profondo!

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  2. Sono d'accordissimo con la recensione.. però lo Stregatto non mi ha colpito più di tanto!

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