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domenica 16 dicembre 2012

Il tempo che resta..

 IL TEMPO CHE RESTA
(LE TEMPS QUI RESTE)
di François Ozon, Francia, 2005
con Melvil Poupaud, Valeria Bruni Tedeschi, Jeanne Moreau
Genere: drammatico


TRAMA
Romain è un fotografo trentunne a cui viene diagnosticato un tumore maligno: gli restano solo 3 mesi di vita.

Nei restanti mesi che gli rimangono allontana da sé tutte le persone che ama, dal compagno alla sorella, non volendo rivelare a loro il suo male. Solo con la nonna riesce a confidarsi. Ed è proprio andando da lei che incontra una cameriera che gli propone di ingravidarla..
RECENSIONE

Secondo film di Ozon della trilogia del lutto, iniziata con Sotto la sabbia e terminata con Il rifugio, Il tempo che resta è un piccolo, brevissimo film, che tratta un dramma così grande con mano leggerissima, sfuggendo a scene madri o lacrime facile. Lo spettro della morte s’insinua violentemente nel protagonista, eppure la vita continua, naturalmente fino alla morte.

Come spesso ama fare, Ozon mette al centro del suo film un personaggio ambiguo (nei suoi film non ci sono mai i buoni e i cattivi) che compie sceltre controverse, destinate a far discutere. In questo caso, il protagonista rende erede universale il figlio che non vedrà mai, concepito quasi per caso con una sconosciuta e diseredando così i suoi familiari.

REGISTA
François Ozon è nato nel 1967 a Parigi e ha esordito come regista nel 1998 con Sitcom. Ha alternato film con grandi star a piccole produzioni indipendenti. Tra i suoi maggiori successi: 8 donne e un mistero (2001) e Potiche, la bella statuina (2010).
ATTORI

MELVIL POUPAUD

Nato nel 1973 a Parigi, è un musicista e attore che recita dall’età di 10 anni. Tra i suoi film ricordiamo: Un ragazzo, tre ragazze (1995), Pranzo di Natale (2005), Speed Racer (2008) e Il rifugio (2009).

VALERIA BRUNI TEDESCHI

Nata a Torino nel 1964, sorella di Carla Bruni, ha alternato l’attività di attirce tra Francia e Italia, vincendo in entrambi i paesi importanti riconoscimenti: due David di Donatello, uno per La seconda volta (1996) e uno per La parola amore esiste (1998) e un César per Le persone normali non hanno niente di eccezionale.

È stata diretta anche da Bellocchio, Bertolucci, Chabrol, Ridley Scott e Spielberg.
JEANNE MOREAU

(Per la sua biofilmografia clicca qui). E’ una delle ultime apparizioni di Jeanne Moreau in un film che ha ottenuto una certa visibilità. Negli ultimi anni infatti la grande attrice francese è apparsa per lo più in film da festival (si ricorda la collaborazione con Amos Gitai) difficilmente reperibili o in serie tv biografiche in costume prettamente commerciali.
 VOTO: 7-

5 commenti:

  1. Grande film! "Il tempo che resta" conferma come François Ozon sia un autore vero, dotato di una poetica e un’estetica definite e pregiate, capace di coglierci sempre di sorpresa e affascinarci nel profondo. Dal mio blog: http://goo.gl/4FR8V :D

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    1. Grande commento! Praticamente una minirecensione! merci!

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