Visualizzazioni totali

lunedì 11 marzo 2013

Auguri Sandrocchia




SANDRA MILO
La storia di Sandra Milo rappresenta un po’ l’Italia: il talento non mancava, ma senza raccomandazioni non sarebbe arrivata forse molto lontano. E nel momento in cui è venuta a mancare una guida, è stata inghiottita dalla volgarità della Tv.

Oggi conosciamo Sandra Milo per le sue partecipazioni a reality show trash come L’Isola dei famosi o La Fattoria e le sue ospitate a famigerati talk show pomeridiani di Raiuno e Canale 5: del resto è nel salotto di Barbara d'Urso che ha festeggiato il suo 80° compleanno. 
Da Fellini a Pomeriggio 5 con Barbara d'Urso...

Qualche decennio fa Sandra Milo era conosciuta come conduttrice naif di programmi per bambini, poi è stata vittima di uno scherzo tormentone diventatocelebre.
Negli anni Sessanta però Sandra Milo era una delle protagoniste della stagione d’oro del cinema italiano e una delle poche attrici a vincere due Nastri d’argento a pochi anni di distanza, in un periodo unico e irripetibile per lei e per il cinema italiano.
Tre registi sono stati fondamentali per la sua carriera: Roberto Rossellini, Federico Fellini e Antonio Pietrangeli.
Il primo la portò due volte al Festival di Venezia, una per consacrarla e l’altra per distruggerla: nel 1959 infatti Il generale della Rovere vinse il Leone d’oro, mentre due anni più tardi, Vanina Vanini, che la vedeva protagonista, fu stroncato duramente.
Ci volle Federico Fellini per risollevare la sua carriera e farla entrare nella storia del cinema: il regista-amante le diede la gloria grazie a due ruoli iconici che le fruttarono due Nastri d’argento: il capolavoro 8 ½ e Giulietta degli spiriti.


Fu però Pietrangeli ad offrirle i ruoli migliori, lontani dall’immagine ingenua, voluttuosa ed eccessiva di Fellini. Innanzitutto fu Pietrangeli a scoprirla e farla esordire nella gradevole commedia Lo scapolo nel 1955, poi, negli Sessanta le offrì tre ruoli magnifici in tre film bellissimi oggi immeritatamente dimenticati: quello della prostituta di Adua e le compagne (1960), la donna fantasma nel deliziosissimo Fantasmi a Roma (1963) e infine un ruolo drammatico da protagonista in quella che è la sua prova più intensa nel cinico La Visita (1964).
Ma per Sandra Milo, che tra l’altro aveva iniziato partecipando come comparsa in un film nientemeno che di Jean Renoir, la carriera fu costellata di altri film diretti da autori importanti, come L’ombrellone di Dino Risi (1965), Frenesia d’estate di Luigi Zampa o ancora il divertente e gradevolissimo film in costume Le voci bianche di Festa Campanile e Franciosa (1964).
Fortunata anche la sua carriera francese, che conta, tra gli altri, Asfalto che scotta, definito dal Mereghetti "tra i miglior noir francesi di sempre", Le avventure di Arsenio Lupin, La Giumenta verde e Poi ti sposerò, film in cui recitò al fianco di Catherine Deneuve e Annie Girardot. 

Il vero nome della Milo è Elena Salvatrice Greco e la sua città natale è Tunisi. 
La sua biografia è più movimentata di qualsiasi film che abbia interpretato: sposatasi a 15 anni, incinta, con un conte, divorzia nemmeno un mese più tardi dopo aver partorito un figlio morto. 
Pietrangeli la lancia nel mondo del cinema e Moris Ergas, che sposa in seconda nozze, è produttore della maggior parte dei film che interpreta, a parte quelli con Fellini, col quale, secondo una recente intervista rilasciata a Porta a Porta, la Milo ha avuto una relazione di 17 anni. Segue un terzo matrimonio, una bambina nata morta ma portata in vita dal miracolo di una donna dichiarata poi santa, una lunghissima pausa dai riflettori per dedicarsi ai tre figli e una relazione con Bettino Craxi, che probabilmente le procura l'occasione di diventare conduttrice televisiva. Recentemente, la Milo ha pure dichiarato di essere stata l'amante, ma solo platonica, di Enrico Berlinguer. Ovviamente l'interessato, non ha potuto né smentire né confermare.
 
Oggi Sandra Milo ha 80 anni e nelle interviste dichiara che parla con gli angeli. Fellini, con gli angeli e gli spiriti ci parlava già quando aveva quarant'anni..

Ecco i suoi film più rappresentativi.

1955: con Alberto Sordi in LO SCAPOLO di Antonio Pietrangeli
1959: con Vittorio de Sica in IL GENERALE DELLA ROVERE di Roberto Rossellini
 1960: ADUA E LE COMPAGNE di Antonio Pietrangeli
         con Jean-Paul Belmondo in ASFATTO CHE SCOTTA di Claude Sautet
         FANTASMI A ROMA di Antonio Pietrangeli
1961: con Laurent Terzieff in VANINA VANINI di Roberto Rossellini
1963:  con Marcello Mastroianni in 8 ½ di Federico Fellini
        LA VISITA di Antonio Pietrangeli
1964: con Totò e Jean Rochefort in LE BELLE FAMIGLIE
         LA DONNA E' UNA COSA MERAVIGLIOSA di Mauro Bolognini
         LE VOCI BIANCHE di Massimo Franciosa e Pasquale Festa Campanile
1965: GIULIETTA DEGLI SPIRITI di Federico Fellini

         L'OMBRELLONE di Dino Risi
       

1 commento: