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domenica 16 maggio 2010

Vittorio De Sica

Vittorio de Sica, ovvero il più celebre regista italiano, a pari passo con Fellini e come lui vincitore di 4 premi Oscar. Ma a differenza del regista riminese e di altri registi italiani famosi, De Sica fu anche un popolarissimo e apprezzatissimo attore, in Italia come all’estero, tanto da ricevere una nomination all’Oscar come attore non protagonista nel 1958.






Biografia

Vittorio Domenico Stanislao Gaetano Sorano De Sica, questo il suo nome per intero, nacque nel 1901 nell’attuale Lazio,visse a Napoli e poi a Firenze, dove da ragazzino iniziò a esibirsi come attore dilettante in piccoli spettacoli organizzati per i militari ricoverati negli ospedali.
Nel 1917 la famiglia si trasferì a Roma e il giovanissimo Vittorio debuttò come attore nel film muto Il processo di Clemenceau di Alfredo De Antoni.
Seguì una carriera teatrale di grandissimo successo, alternata a quella cinematografica. Fu a teatro che conobbe l’attrice Giuditta Rissone (il cui ruolo più celebre è quello della madre di Guido Anselmi in 8 1/2) che sposò nel 1937 e dalla quale ebbe la figlia Emi. Nel ’39 debuttò come regista a fianco di Giuseppe D’Amato (in realtà solo produttore) in Rose scarlatte.

La carriera di regista viene alternata con quella di attore ed è sul set di Un garibaldino al convento, nel 1942, che s’innamora della collega Maria Mercader, attrice spagnola e sorella di Ramon Mercader, l'agente segreto assassino di Trotsky che in Unione Sovietica venne insignito con la medaglia d’eroe.
Vittorio andò a vivere con la Marcader, ottenendo il divorzio solo dodici anni più tardi in Messico, dopo la nascita dei figli Manuel (musicista autore della maggior parte dei film dei Vanzina) e Christian. Lo stato italiano non volle riconoscere il divorzio e il successivo matrimonio in Messico. Solo dopo aver ottenuto la cittadinanza francese i due si poterono sposarsi finalmente nel 1968 in Francia.

Nella sua autobiografia, Maria Marcader ricorda:
“Passavamo 12 ore a letto, dalle 8 del mattino alle 8 doi sera. Non ero mai stanca, la mia voglia di fare all’amore non si esauriva mai.”

Vissero tra l'Italia e la Francia, dove morì  il 13 novembre 1974 a 73 anni in seguito ad un intervento chirurgico.

L’ATTORE

1939 Grandi magazzini di Camerini

1948 Cuore di Coletti (Nastro d’argento)

1953 I gioielli di madame de..., di Ophüls

         Pane, amore e fantasia, di Comencini

1956 Pane, amore e... di Risi (David di Donatello)

1957 Addio alle armi di Vidor e  Houston

IL REGISTA

Con I bambini ci guardano, nel 1943, segna una delle prime tappe del cinema neorealista e l’inizio del suo sodalizio con lo sceneggiatore Cesare Zavattini.

Neorealismo
Non era possibile girare negli studi di Cinecittà, occupati dagli alleati prima e dagli sfollati poi. Dunque si iniziò a riprendere all’esterno, usando il più possibile luci naturali ed eliminando i set. I soldi mancavano pure per poter retribuire i divi: ecco dunque che vengono ingaggiate persone comuni.
Le tematiche diventano più serie e semplici: si parladi emozioni e situazioni in cui tutti si possono riconoscere. Non c’è più posto per le sofisticate commedie alto borghesi. Ora il cinema è del e per il popolo. Il cinema diventa anche un modo per dipingere la realtà, anche quella più cruda. Inizia il cinema di denuncia.
De Sica è il primo a capire e applicare tutto questo.

 Film più importanti (quelli in grassetto saranno approfonditi prossimamente )

• Rose scarlatte (co-regìa Giuseppe Amato, anche attore), (1939)

• Maddalena... zero in condotta (anche stesura dialoghi e attore), (1940)

• Teresa Venerdì (anche sceneggiatura e attore), (1941)

• Un garibaldino al convento (anche sceneggiatura e attore),(1942)

• I bambini ci guardano (anche sceneggiatura), (1943)

Sciuscià (anche produzione), (1946)

Ladri di biciclette (anche produzione e sceneggiatura), (1948)

Miracolo a Milano (anche produzione e sceneggiatura), (1950)

Umberto D. (anche produzione), (1952)

Stazione Termini, (1953)

L'oro di Napoli (anche sceneggiatura), (1954)

La ciociara, (1960)

• I sequestrati di Altona, (1962)

• Il boom, (1963)

Ieri, oggi, domani, (1963)

• Matrimonio all'italiana, (1964)

Le streghe, episodio Una sera come le altre, (1967)

• Sette volte donna, (1967)

Il giardino dei Finzi Contini, (1970)

Una breve vacanza, (1973)


Premi Oscar

• 1948: miglior film straniero - Sciuscià

• 1950: miglior film straniero - Ladri di biciclette

• 1965: miglior film straniero - Ieri, oggi, domani

• 1972: miglior film straniero - Il giardino dei Finzi-Contini

Una carriere in cifre:

157 film d’attore

36 film da regista

Una ventina di film da sceneggiatore

Una decina di film da produttore

4 premi Oscar

4 David di Donatello

3 Nastri d’argento

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