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giovedì 12 dicembre 2013

What a blue, blue Jasmine

BLUE JASMINE
di Woody Allen,
USA, 2013
con Cate Blanchett, Sally Hawkins, Alec Baldwin, Bob Cannavale, Peter Sarsgaard, Aden Ehrenreich
Genere: Dramma
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TRAMA
Jasmine è un'ex ricchissima signora che ha perso tutto: soldi, famiglia, e persino la ragione.
Non le resta che la sorellastra Ginger, da lei sempre disprezzata per i modi umili e volgari. Nonostante tutto ciò che la ricca Jasmine le ha procurato, Ginger l'accoglie in casa sua a San Francisco. 
RECENSIONE
Dopo una serie di commedie Woody Allen torna al dramma confrontandosi con un personaggio complesso, ambiguo, perfino negativo che l'autore non vuole e non tenta di assolvere completamente.
I toni non sono quelli tragici dei due ottimi Match Point o Crimini e misfatti: qui è assente ogni tensione, vi è il posto invece per qualche momento agrodolce e l'immagine è sempre accarezzata da una fotografia calda e solare. La protagonista viene presentata poco a poco alternando la sua disastrosa situazione attuale a scene tratte dal suo brillante passato, procedendo per accostamenti logici, come parole o fatti che rimandano ad altri della storia personale di questa Jasmine blu, ovvero triste e depressa.
Ma Jasmine è soprattutto disperata, malata di nervi e sola al mondo e disperato è il modo in cui cerca di ricominciare a vivere. I suoi tentativi sono però accompagnati da menzogne dettate dall'incapacità di ammettere la propria umiliante situazione e le proprie colpe.
Woody Allen caratterizza un personaggio interessante e attualissimo col quale manda una severa frecciata all'ipocrita upper class newyorchese nonché al mondo della finanza, ma il suo talento maggiore questa volta è stata la scelta della protagonista: una Cate Blanchett indimenticabile, gigantesca, finalmente tornata a brillare sullo schermo con tutta la forza dirompente del suo talento.
Poco da dire sul resto: gli altri attori sono bravi o bravissimi (come Sally Hawkins), ma i personaggi, benché veri e sinceri, non lasciano il segno. E ciò che più che preoccupa è che siamo di fronte a un film di Woody Allen di cui non si può citare nessuna battuta. 
In ogni caso è un formidabile ritratto di un personaggio pateticamente tragico di cui l'autore è perfettamente in grado di tratteggiare vizi, (poche) virtù e background.
Blue Jasmine piacerà al grande pubblico ma soprattutto ai fan del vecchio e grande autore newyorchese che grazie al cielo compie numerosi salti in avanti rispetto al suo ultimo indecente film infaustamente girato e ispirato a Roma, ma non siamo purtroppo di fronte a uno dei suoi film migliori, come invece è stato dichiarato da una grande fetta di critici.
VOTO: 7,5

6 commenti:

  1. non l'ho ancora visto, ma da quel che dici to rome with love sembra definitivamente alle spalle...
    bene! :)

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  2. Spero di riuscire a vederlo martedì prossimo, finalmente!

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  3. sono decisamente fiducioso dopo la tua rece ;)

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  4. Il manierismo di Kate Blanchet da sostanza al film permettendo ad Allen di arrestare la caduta di qualità delle sue ultime produzioni

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    1. mi sembra di capire però che ci sia una critica velata alla recitazione della Blanchett. Io credo invece che sia Allen a richiedere, come dici tu, una recitazione manieristica a volte

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